DVB-T2: tutto quello che c'è da sapere sul digitale terrestre di nuova generazione
Il passaggio al DVB-T2 si compirà definitivamente entro giugno 2022. Il digitale terrestre di nuova generazione è però alle porte in quanto, già a partire da settembre 2021, oltre 9 milioni di televisori presenti nelle nostre case non saranno in grado di ricevere le trasmissioni. Questo avverà in quanto, dal prossimo autunno, la codifica MPEG-2 verrà abbandonata a favore della MPEG-4/h.264. Questo significa che solo i TV (e i decoder esterni) in grado di supportare l'alta risoluzione (HD) continueranno a funzionare regolarmente.
La transizione è comunque iniziata dal primo gennaio 2020 e il Ministero dello sviluppo economico ha previsto un “bonus TV” da 50 euro per le famiglie con ISEE fino a 20 mila euro. Al di là comunque di questi dettagli, appare evidente come sia necessario, a breve, prevedere l'acquisto di un nuovo modello di TV, idoneo a supportare lo standard DVB-T2.
È necessario cambiare tutti i propri televisori?
Se da una parte molti TV dovranno essere sostituiti (o accoppiato a un apposito decoder esterno), dall'altra ci sono modelli già in grado di trasmettere il digitale terrestre di nuova generazione. Al fine di apprendere se il proprio televisori rientri tra questi basta sintonizzarsi sul canale 200 (canale di test Mediaset) o sul 100 (canale di test Rai). Nel caso in cui venga mostrata, a video, la scritta “Test HEVC Main10” vuol dire che si è pronti al salto tecnologico. In caso contrario bisognerebbe provare a ri-sintonizzare tutti canali in automatico e riaccedere ai canali 200 o 100.
Discorso analogo per quanto riguarda invece lo switch previsto a settembre 2021. In questo caso però i canali su cui sintonizzarsi sono quelli posizionati dal numeri 501 in poi (i vari Rai HD, Mediaset HD, LA7 HD etc.). Nel caso in cui risultino accessibili, non si sarà costretti a effettuare acquisti con urgenza.